Giuseppe Diamantini

Giuseppe Diamantini

Il 2021 segna il 400° anniversario dalla nascita di Giuseppe Diamantini, pittore nato a Fossombrone, che conobbe una straordinaria fortuna lontano dalla sua patria. L’artista infatti, alla fine del Seicento era a Venezia uno dei più stimati e richiesti pittori e incisori, al servizio di importanti istituzioni religiose e di potenti famiglie della nobiltà locale.  

La fama e l’apprezzamento nei suoi confronti crebbero a tal punto che nel 1663 ricevette il titolo di cavaliere di San Giorgio dallo stesso Leopoldo I, Imperatore d’Austria.  

Conobbe in particolare tra il 1680 e il 1689, una eccezionale fortuna presso la grande committenza veneziana, realizzando numerose opere oggi custodite in importanti sedi pubbliche e private in tutta Europa. Affiancò alla produzione pittorica una intensa attività di incisore, ambito nel quale raggiunse una libertà espressiva del tutto personale, tale da farlo ritenere una delle più felici espressioni del Seicento veneto in campo incisorio.

Nel 1698, ormai anziano, fece ritorno nella nostra città dove secondo lo storico Augusto Vernarecci continuò la sua attività di pittore, che andò scemando per una progressiva perdita della vista.    

Morì nel 1705 e venne sepolto nella Chiesa di San Francesco alla Cittadella.

In occasione di questo importante anniversario, è volontà dell’Amministrazione Comunale di Fossombrone realizzare una serie di eventi volti a celebrare l’artista Diamantini, ascrivibile senza riserve tra i grandi nomi che diedero e danno prestigio alla nostra città.

L’intenzione è di sviluppare le celebrazioni seguendo due percorsi paralleli, uno di tipo virtuale, attraverso la realizzazione di una sala immersiva volta ad avvicinare un pubblico il più ampio possibile, che racconti la figura di Giuseppe Diamantini anche nella sua estesa produzione veneta.             

Un secondo percorso prevede una mostra di tipo più tradizionale che vedrà il pubblico muoversi tra la Chiesa di San Filippo, la Cattedrale e la Pinacoteca Civica alla Corte Alta, dove potrà entrare in contatto con le opere di Diamantini custodite in questi luoghi, e altre provenienti da collezioni private.         

Il tutto sarà corredato da un catalogo dove insieme alle schede delle opere esposte saranno presenti saggi di studiosi che si sono occupati dell’artista.

 

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